La grande illusione del Salto Quantico e del cambio vibrazionale del pianeta

Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia
Articoli | 24/03/2021

“Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.”

Carl Gustav Jung

 

  • Anno 2000: il salto energetico del cambio di millennio
  • Anno 2008: crack Lehmann Brothers e conseguente crisi economica, i nodi vengono al pettine
  • Anno 2012: la fine del calendario Maya, la fine dei tempi
  • Anno 2020: Covid

Ad ognuno di questi eventi improvvisamente spuntavano canalizzazioni di entità di Luce, interviste a personaggi più o meno noti nel mondo “spirituale” che rassicuravano con parole che recitavano più o meno nel seguente modo:

“C’è molta più luce ora, non c’è più buio, anzi, solo che ora lo puoi vedere con ancora maggiore chiarezza. Ti senti male? Hai avuto vertigini, senti un vuoto interiore? Non preoccuparti, è qui il nuovo Mondo, molti esseri si stanno risvegliando, rimarranno solo i puri di cuore, sta arrivando la fine del vecchio mondo conosciuto.”

Questo è vero, ma forse è necessario un chiarimento, perchè nel frattempo dal 2000 al 2020 sono volati 20 anni. Lo sottolineo: 20 anni, con persone che stanno sempre più male, che si arenano nel loro vuoto interiore. Persone che hanno visto scivolare via 20 anni della loro vita con una immaginaria promessa di felicità futura, con le tasche che si svuotavano, e con un corpo che ha manifestato sempre più segni di cedimento. Attacchi di panico, difficoltà digestive, innumerevoli intolleranze alimentari, sensazioni di sbandamento, mal di testa ricorrenti, spossatezza, umore depresso, difficoltà nelle relazioni, incapacità di trovare una propria collocazione nel mondo, pesantezza solo al pensare di realizzare progetti, incapacità di arginare perdite economiche, deficit di attenzione, sono solo alcuni esempi di questi sintomi psico-somatici, psicologici e sociali.

È sicuramente vero che il cibo è contaminato, che sempre più il mangiar bene sarà la base imprescindibile per la propria salute e il proprio benessere, ma dobbiamo iniziare a tener seriamente da conto il proprio stato di salute psico-emozionale, perché tantissimi problemi con il cibo hanno questa tematica di fondo.

A livello energetico, poi, possiamo spingerci ad una seconda riflessione: se da un lato è naturale, per chi è più sensibile, sentire per primo le oscillazioni energetiche collettive e del pianeta, dall’altro non si capisce perché si pensi sia normale vivere nell’inerzia e nel fatalismo, constatando inesorabilmente il decadimento della propria condizione umana nella sua valenza psicologica, economica, sociale e salutare, senza fare nulla per migliorare la propria posizione.

Sensibilità = debolezza?

Sensitività = condanna a star male?

Essere spirituali = sentirsi fuori da questo mondo?

Difficoltà = bisogno di essere salvati?

A ben vedere queste equazioni non sono nulla di nuovo, ma sono il frutto di un inconscio collettivo che si è sviluppato e radicato in diversi secoli di cultura cristiano-cattolica. Attenzione: la religione è una cosa, l’inconscio collettivo cristiano è un’altra. Perché se ad una religione si può scegliere se aderire o meno, all’inconscio collettivo invece tutti siamo connessi, nessuno escluso.

Il 2020 ha portato alla luce parti di noi stessi che segretamente celavamo: traumi, frustrazioni, ferite interiori che non avevamo il coraggio di affrontare. I fatti di quest’ultimo periodo hanno portato fuori tutto ciò che rimaneva nascosto, non solo in materia economica, politica e sociale, ma anche a livello personale ed interiore andando a toccare menti confuse ed emozioni congelate, andando a risvegliare un passato emotivo mai considerato e quindi mai risolto.

Viviamo in una società che non punta al miglioramento dell’individuo, ma quasi esclusivamente sulla legge della competizione e dell’acquisizione del potere in una visione consumistica del mondo. E questa concezione si è espansa in tutto, anche nel mondo della cosiddetta “spiritualità” e della crescita interiore, dove molto è improntato sulla superficialità producendo così persone malate e una distorta visione della vita, delle relazioni umane, della spiritualità. Nessun giudizio, solo un segno dei tempi, un segno di mancanza di maturità.

Nel web c’è un proliferare continuo di video, articoli e canalizzazioni varie che parlano di Salti Quantici, Ascensioni, giustificazioni di sintomi e disagi attraverso astrologia, cartomanzia evolutiva, pianeti, rituali, amuleti, iniziazioni angeliche, fratelli delle stelle, quinte dimensioni e così via.

Non credo che sarò io a darvi una brutta notizia, semplicemente siamo davanti all’evidenza di un baratro preoccupante. C’è solo da chiedersi perché non lo si voglia vedere. Credo che l’umanità sia veramente arrivata a un bivio: quello del coraggio di guardarsi dentro, fino in fondo, o scappare via nella paura, ingannandosi con figure di luce e con false speranze che spingono verso uno stupido e ostinato immobilismo.

Tutto questo è favorito dalla tendenza diffusa di persone che giocano a fare i veggenti e i terapeuti. Grazie al web sembra che sia facile avere accesso a tecniche di tutti i tipi, diventate ormai un business enorme, senza regole né garanzia di qualità, banalizzando la vera figura dei precettori spirituali. Nelle antiche tradizioni di tutti i popoli sono sempre esistite delle rigide selezioni di persone speciali (guru, sciamani, guaritori) che si prendevano cura degli altri, e queste persone erano scelte perché avevano delle capacità innate, sensibilità, idee e esperienze da mettere al servizio di tutti. Questa considerazione non vuole promuovere una selezione elitaria, piuttosto porre un serio interrogativo su chi sia in grado di farlo e chi no.

“Il terapeuta non può cercare di eludere le proprie difficoltà curando quelle degli altri, come se egli non avesse problemi.” Carl Gustav Jung

“Il terapeuta può guarire gli altri nella misura in cui è ferito egli stesso” Carl Gustav Jung

Premesso tutto questo, non si capisce come si possa parlare di concetti come “ascesa verso la quinta dimensione” o cose del genere, quando non si è disposti nemmeno ad entrare e risolvere la terza. Non imparare a stare su questo mondo significa essere a grave rischio psico-emozionale, a essere sradicati, a essere dei disadattati, che è proprio quello che sta succedendo. A livello globale c’è una potentissima forza centrifuga che sta portando fuori l’inconscio collettivo con tutte le sue ombre.

Stiamo attraversando una distorsione del pensiero, una fase di ipnosi collettiva dove tutti sperimentiamo le emozioni di tutti. Più l’essere umano è inconsapevole, più questo processo è distruttivo, tanto che molte persone, nella loro inconsapevolezza, cercano una disperata conferma di riconoscimento in “guaritori” e “operatori di luce” che proiettano su di loro tutti i loro bisogni narcisistici di approvazione. Un gigantesco teatro di proiezioni e contro-proiezioni.

In questo momento è importante fare chiarezza, al solo scopo di permettere ad ognuno di scegliere cosa fare per sé stesso e per la propria vita.

Ci sono delle tematiche interiori che non saranno certo risolte da un “cambio di frequenza planetario”, ma solo da una costante indagine e un profondo lavoro psicologico ed emozionale.

Perché l’esperienza finora maturata mi porta ad affermare, senza nessun dubbio, che il più grande lavoro spirituale che possiamo fare è quello sulle emozioni.

Ma il livello di consapevolezza riguardo a chi siamo e a cosa proviamo a livello emozionale è desolante.

ABBIAMO CONSCIAMENTE DECISO DI SMETTERE DI SENTIRE PERCHE’ LE FERITE SONO TROPPE E TROPPO DOLOROSE! E questo congelamento sta portando alla nostra distruzione! È raro il desiderio di imparare come prenderci cura delle nostre emozioni, delle nostre menti, piuttosto esiste un rifiuto a priori di prendere in mano la propria interiorità. Il tempo, che da solo non cura nulla, ci farà vedere che chi distorce dentro, non mai potrà vedere la verità fuori, e sempre più proietterà fuori, ciò che rifiuta e reprime di sé. Funzioniamo così, non c’è nulla di nuovo, ma ci ostiniamo dannatamente a cercare improbabili scorciatoie.

È un errore e una delle più gravi incomprensioni dello sviluppo di sé, pensare che affrontare e riconoscere i modelli interiori negativi/distruttivi sia a sua volta una cosa negativa. Coltivare un atteggiamento positivo, non significa ignorare gli aspetti di noi stessi che non ci piacciono. Tutto il contrario: per liberare la nostra forza vitale, il nostro potere positivo, il nostro amore, dobbiamo entrare in contatto con noi stessi al 100%, compresa la nostra ombra.

Se non ci sarà un cambio di prospettiva e di impegno, vedremo molte persone perdersi nei meandri del proprio ego, creando sofferenze a non finire, per sé stesse e per gli altri. Io stesso credo che anche questo sarà utile, solo non posso esimermi da provare un umano dispiacere per coloro che si troveranno in un vortice di dolore, per ignoranza e per mancanza di chiarezza. Questo quindi è il mio intento: informare.

“Senza emozione, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento.” Carl Gustav Jung

Quindi, cari amici, non stiamo vivendo nessuna ascesa! La Terra continua a aumentare la vibrazione per un ciclico processo naturale. Per stare al suo ritmo, tutto ciò che portiamo dentro DEVE uscire per alleggerirci. E se quando esce lo reprimiamo, nel tempo aumenterà il disagio a livello esponenziale. Abbiamo bisogno di traghettatori, ma solo chi ha già liberato sé stesso può aiutare a liberare il prossimo. E finiamola una buona volta con questo isterico “ognuno è maestro di sé stesso”, perché ogni detto va contestualizzato, non usato superficialmente e banalmente!

“Chi aiuta le persone a sbocciare e a prendersi il proprio posto nel mondo deve una persona ben accordata, che è tale perché lei per prima ha imparato ad ascoltare e guarire le proprie parti più dolorose.” Cristian Caregnato

Se tutti i propri disagi stanno uscendo, i SINTOMI non sono dell’ascesa, ma sono quelli dell’inconscio individuale che si sta manifestando, e che se non viene riconosciuto e guarito, ti farà stare sempre peggio! Questa è la grande opportunità. Per tutti.

Non c’è e non c’è mai stato nessun salto quantico, anzi, a livello collettivo c’è un’accelerazione verso il basso, quello che sta uscendo è semplicemente quello che c’era prima e che ora viene proiettato all’ennesima potenza. Sarà sempre più così, sotto gli occhi di tutti, e questo è un bene perché chi vuol vederlo. Il futuri sarà chi si dedicherà alla propria ricerca interiore, chi si guarderà dentro fino in fondo, con pazienza, tolleranza verso sé stesso e tanto amor proprio. Solo così si potrà davvero fare la differenza, ma si deve FARLO con gli strumenti giusti e facendosi accompagnare dalle persone giuste!

Imparare a camminare sulle proprie gambe costa tempo, impegno e anche risorse economiche, inutile negarlo.

È necessario spirito di sacrificio e tanto, tanto coraggio. Ma si possono trovare persone che sanno davvero fare questo enorme lavoro di guarigione interiore, e questa è l’unica via per tornare al proprio centro: sostenere sé stessi, e andare avanti vedendo la Verità.

Se cerchi la Luce e le energie ad essa connesse, le potrai avvicinare veramente solo quando la tua vibrazione sarà allineata alla loro, mai prima. Se davvero siamo nel cuore, possiamo guardare in faccia la verità, anzi, possiamo guardare nella sua stessa direzione. Abbiamo la possibilità di riappropriarci delle nostre vite, della nostra casa corporea e planetaria, del nostro benessere.

Questo è il vero risveglio: accorgersi di sé. Questo è l’unico salto quantico che possiamo fare.

Cristian Caregnato

 

P.s.: Esprimo la mia più profonda e incondizionata gratitudine ai miei Maestri incarnati e invisibili in questa presente vita, alla vita stessa che mi ha messo di fronte alle mie peggiori paure, ma che in seno hanno portato anche gli strumenti e gli incontri che mi hanno cambiato l’esistenza. Il mio più profondo ed ossequioso rispetto a tutte le tradizioni iniziatiche, all’India, ai grandi saggi dell’advaita, ma anche a Jung e a tutti gli studiosi che hanno lavorato per la salute mentale e per elevare il genere umano. Grazie a questa vita, a tutto ciò che eravamo, a tutto ciò che siamo, a tutto ciò di diventeremo.

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