La vita è un indicibile flusso di bellezza che inesorabilmente scivola su sé stessa. E poi c’è una mente ignorante che vorrebbe dare delle indicazioni di come dovrebbe essere; la sentenza è talmente ardita che questa mente diseducata non vorrebbe fare un millimetro nella direzione della trasformazione da lei desiderata, e questa è la peggiore delle ipotesi.

La vita sta scorrendo, semplicemente, non ha bisogno che vengano aggiunte spiegazioni, opinioni o pareri personali. A volte diciamo “sono arrabbiato, depresso, triste, perché …”. Lo stato interiore non può essere misurato con le regole del singolo, per questo la mente ha bisogno di una prospettiva allargata sull’esistenza umana e sul suo scopo ultimo. Con questa visione il miglioramento è evolutivo.

Parlare della propria vita inneggiando a un mondo migliore, lamentandosi del presente, promuovendo azioni che partono dallo stesso livello di coscienza che ha creato problemi non serve a nulla, crea solo confusione, rabbia e delusione. Per questo nella trasformazione è necessario innalzare il proprio livello di coscienza e partendo dal lavoro sulla propria parte umana. E per certi versi questo è un messaggio rivoluzionario.

La vita, sapendola leggere è un’incredibile miniera di informazioni, una meraviglia che si manifesta oltre la paura di viverla. Non c’è timore abbastanza grande da poter bloccare questo flusso che scorre ininterrottamente tra quello che vorremmo che fosse e come lo percepiamo nel momento presente.

Con quale tipo di mente esploriamo il mondo? Abbiamo la purezza di cuore necessaria per affacciarci e immergerci pienamente nel flusso della Vita?

Guardare intensamente ciò che si manifesta innanzi non è un esercizio filosofico, bensì un puro osservare al di là delle apparenze che si svela dopo un bel lavoro su sé stessi. Questo può essere possibile solamente con una mente calma, accompagnata da un flusso armonioso e regolare di emozioni, sempre nuove e fresche. Solo così si entra in quella dimensione dove l’amore non porta con sé la sofferenza, perché non è frutto del piacere o del desiderio, ma il primo movimento di una mente silente.

Per la medicina cinese le emozioni seguono lo stesso ciclo del cibo: vengono digerite, metabolizzate, assimilate, si fanno carne e vengono rilasciate.

Per diventare una sola cosa con questo illimitato divenire di Energia luminosa ed Eterna, bisogna essere disposti a fare un salto nel vuoto, dentro la propria parte umana. Questa esplorazione solitamente che fa una grande paura, soprattutto a chi si ritiene una persona spirituale.

Bisogna andare al di là del dolore che affiora nel conscio, guarendo anche quello inconscio, un’eredità che viene a noi attraverso i secoli e la linea familiare. Per porre fine a quel dolore è necessario avere una mente molto chiara e semplice, e questo implica intelligenza, serietà e sensibilità, ma anche determinazione, coraggio e fede.

Per realizzare quanta Luce e Amore abbiamo dentro è fondamentale lavorare sulla propria parte umana, e questa è una verità disarmante che spesso viene dimenticata, esclusa o boicottata. Molti volutamente rifiutano questa idea, perché il solo pensiero di porre temporaneamente l’attenzione sui ricordi dolorosi, provoca un istintuale terrore di ritornare al passato.

La guarigione della sofferenza inconscia produce una tale quantità di energia da rimanerne abbagliati e questo fa la differenza nella vita di una persona. Le emozioni congelate e guarite generano chiarezza, visione e amore. Questo significa che il corpo e la mente diventano i migliori veicoli di evoluzione. L’alternativa è tenersi invece un sistema corpo/mente arrugginito che arranca nel buio del rifiuto di chi siamo veramente, creando così miseria a non finire.

Qualsiasi cosa vi sia stata detta e a cui abbiate creduto, senza il coraggio non c’è nessuna possibilità di fare quel salto che porta alla scoperta della Verità. Basta una flebile fiamma nel tuo cuore perché queste parole diventino un grande fuoco che possa bruciare antiche sofferenze. Ma solo tu puoi decidere se farlo o meno.

Cristian Caregnato